Vigneti & vini

La produzione vitivinicola aziendale sin dalla seconda metà degli anni ’80 ha puntato esclusivamente a far nascere vini di carattere, legati al territorio grazie a vitigni Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon e Trebbiano e continua a farlo attraverso un attento processo di selezione delle uve, una bassa produttività per pianta e uno scrupoloso lavoro in cantina, dove la mano dell’uomo cerca di valorizzare il frutto della natura senza rovinarlo. Se negli anni Cinquanta si contavano 1500 piante per ettaro, per una produzione complessiva di 3500 ettolitri di vino, oggi con 5500 piante per ettaro l’azienda produce poco meno di 700 ettolitri. Una selezione puntuale, il tentativo di aggiungere qualità e bellezza a ciò che, già di natura, è estremamente prezioso.

L’effetto di questa filosofia si ritrova nell’offerta dei vini di Petrolo, tutti di alto livello, tutti in continua tensione verso la massima qualità. A Petrolo non esiste un vino base, esistono solo grandi vini. Su questa idea è cresciuta l’azienda in anni recenti, puntando solo su etichette in grado di garantire un’alta qualità e, allo stesso tempo, in grado di fornire un’idea coerente con l’identità della tenuta. Fare un grande vino è impresa complessa, serve una coincidenza di circostanze: condizioni pedoclimatiche speciali, un lavoro delicato e consapevole in vigna e in cantina e infine una buona dose di fortuna. Per fare un grande vino occorre prendersi cura delle piante, di ogni singola pianta, più volte durante tutto l’anno. E questa è la missione che, ogni giorno, portiamo a termine a Petrolo.